Prismi Spa: i social network e la comunicazione aziendale

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Altro giro altra giostra: questa volta siamo saliti su quella dell’innovazione digitale, facendoci condurre da Prismi Spa in un percorso esplorativo stimolante all’interno delle dinamiche web, in particolare quelle dei social network.

#prismincontra al Manzoni

La cornice dell’incontro è singolare: il foyer del Teatro Manzoni di Milano, rivestito delle opere d’arte di Monica De Mattei in esposizione fino all’8 febbraio, è una location perfetta che subito incontra il favore di tutta la platea di invitati. Prismi Spa ha deciso di partecipare come sponsor alla mostra “L’Acquario al Contrario”, dimostrando una sensibilità artistica inconsueta che ha restituito, agli occhi dei presenti, un’immagine della società di grande prestigio.

L’introduzione è affidata a Ivan Elia, responsabile del recruiting e della formazione degli agenti, che, bando alle ciance, subito fornisce qualche dato interessante che cattura immediatamente la nostra attenzione. I social network in Italia contano circa 24 milioni di iscritti, di cui 17 milioni fra questi sono considerati utenti attivi quotidiani; si stima, per altro, che 15 milioni di persone accedano ai social tramite dispositivi mobile. Cifre esorbitanti se solo pensiamo a qualche anno fa, quando la fruizione di internet e dei social era appannaggio di pochi.

Social Network: focus su Instagram

I numeri che presenta Valentina Turchetti, ospite d’onore della rassegna #prismincontra, sono ancora più impressionanti perché si tratta di uno solo fra i social network, quello verso cui si volgerà l’attenzione per tutta la durata dell’incontro: Instagram. La piattaforma conta 16 milioni di iscritti in Italia, di cui il 27% effettua un accesso giornaliero. E lentamente la presenza degli utenti sta mutando: resta ancora la più numerosa la fascia d’età 16-25 anni, ma, mano mano, anche altri strati della popolazione si iscrivono e accedono con regolarità al social.

Valentina insiste su un punto fondamentale: l’utente medio apre Instagram per scopi del tutto ludici. Si tratta di consumatori attratti da immagini curate e video divertenti che alleggeriscono il peso della giornata. Ecco perché, la strategia corretta per fare business attraverso Instagram, è coinvolgere il proprio target e non limitarsi solo a sponsorizzare il proprio prodotto. Gli utenti vogliono sentirsi partecipi, se decidono di diventare follower: per questo si parla di “engagement“, che in inglese significa anche “fidanzamento”. Perché ciò che bisogna fare, per una strategia di business efficace, è stringere legami, creare relazioni e imparare a considerare il proprio target non solo come un parterre di consumatori, ma come persone, con tutto il bagaglio emotivo che ne deriva.

Case History: Mario Senza Glutine

Seguono indicazioni pratiche e utili su come curare l’aspetto dell’azienda su Instagram, sui contenuti da divulgare, i soggetti da promuovere, le strategie divertenti di coinvolgimento. E, ultimo ma non meno importante, la presentazione di una case history, la storia di una piccola impresa del cuneese, “Mario senza glutine”, che ha incrementato in maniera significativa i propri introiti e il proprio business seguendo modelli e strategie vincenti online, sfruttando le potenzialità dei social network e, in particolare, di Instagram.

Un incontro decisamente interessante che non ha lasciato spazio agli sbadigli da conferenza ma che ha saputo invece coinvolgere, grazie alla professionalità di Valentina e degli altri intervenuti, i rappresentanti delle aziende coinvolte nell’incontro, la cui opinione unanime è stata positiva.

Dulcis in fundo l’incontro si conclude con un eccezionale pranzo, preparato dal catering interno del Manzoni e consumato dagli ospiti direttamente nell’elegante foyer del teatro.

E, dopo un breve spazio dedicato a qualche ultima foto e ai saluti, cala il sipario.