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Nel 2013 l’artista islandese Olafur Eliasson presenta al MoMa l’opera “Your Waste of Time”, un’installazione composta da pezzi del ghiacciaio Varnajokull, il più grande d’Islanda. Le sculture di ghiaccio, esibite in uno spazio refrigerato e potenziato da pannelli solari, smuovono nel visitatore riflessioni che ruotano attorno al tema del riscaldamento globale.

Ma Eliasson non è l’unico artista che ha riflettuto sui cambiamenti climatici e sull’ecosostenibilità: con una riflessione attorno allo spreco e alla sovrapproduzione, Gabriel Orozco, per l’installazione “Sandstars” (2012) ha raccolto oltre 1200 oggetti ritrovati nella discarica Isla Arena in Messico. Sullo spreco di sibo si concentra, invece, la francese Mathilde Roussel che, con le “living sculptures” dà vita a sculture umane composte da erba e materiali riciclabili.

Quindi l’Arte, ancora una volta, è uno strumento di forte ispirazione e dibattito su tematiche davanti alle quali non possiamo rimanere indifferenti.

Il tema della sostenibilità è sempre più presente anche nelle opere di Monica De Mattei, nostra titolare ad artista: una chiara testimonianza è il ciclo “PlasticFish” che sta realizzando con il contributo di alcune aziende che condivisono con le e con noi la stessa voglia di fare la differenza.

In P.R. C. siamo partite da una semplice domanda: “che cosa possiamo fare nel nostro piccolo per cambiare le cose? Che cosa può fare un’azienda per diventare più green?”.

Abbiamo provato a darci delle risposte e delle regole che condividiamo con voi.

1 Il Pensiero Green è diventato parte della nostro Cultura Aziendale.

Avere una mission aziendale sensibile all’ecosostenibilità è il primo step necessario: è importante che, anche attraverso attività di (in)formazione tutto lo staff si renda consapevole dell’urgenza del cambiamento. Questo si manifesta da piccoli comportamenti quotidiani condivisi da tutti a partire, ad esempio, dalla raccolta differenziata dei rifiuti.

2 Digitalizzare il più possibile e stampare solo quando è necessario.

Un piccolo grande passo è stampare il meno possibile. Viviamo in un mondo in cui abbiamo accesso a device sempre più presenti e ad app che possono svolgere qualsiasi mansione, un’espoca in cui non è più richiesto stampare il biglietto del treno o maneggiare bollette cartacee. Conoscere i mezzi a nostra disposizione e saper digitalizzare tutto ciò che è possibile nel nostro lavoro è essenziale per un maggiore rispermio sulla carta. Quando, invece, stampare è necessario cerchiamo di sfruttare ambo i lati della pagina e di utilizzare, quando i documenti servono per una fruizione interna, carta da riciclo.

3 Eliminare le bottiglie di plastica.

Tutto lo staff di P.R.C. si è dotato di borracce in sostituzione alle classiche bottigliette: così facendo abbiamo ridotto lo spreco di plastica e, insieme, ci siamo anche rese conto del risparmio in termini di risorse e costi.

4 Scegliere fornitori che rispettino le normative green.

Stiamo lavorando sempre di più con parner per i nostri eventi che abbiano una policy ecosostenibile. Ad esempio preferiamo catering che limino l’uso della plastica e service di noleggio con conducente che preferiscano le auto ibride o elettriche per gli spostamenti.

5 Smart Working

Crediamo che il futuro del lavoro, soprattutto quello d’ufficio, sia necessariamente Smart. Quando è possibile lasciamo l’ufficio e lavoriamo da casa: questo consente una riduzione di sprechi di elettricità e risorse in ufficio. Si ridimensiona, di conseguenza, anche la quantità di viaggi in auto per raggiungere il posto di lavoro.

E tu che comportamenti #green metti già in atto?